Storia della fibra ottica

La storia della fibra ottica inizia nel 1956, quando la tecnologia venne brevettata a uso medico per la costruzione di un gastroscopio. Il suo impiego era limitato perché i dati che si trasmettevano all’interno della fibra sotto forma di impulso luminoso riuscivano a percorrere solo brevi distanze per poi disperdersi. La svolta arrivò qualche anno più tardi, negli anni ’60, quando un ricercatore dello Standard Telecommunication Laboratory, Charles Kao, capì che la perdita di segnale era dovuta alla scarsa purezza dei materiali utilizzati.

Nel 1966 pubblicò un articolo che cambiò per sempre la storia delle fibre ottiche e ne aprì l’impiego nel campo della telefonia. Kao dimostrò che la forte attenuazione del segnale nelle fibre era dovuta esclusivamente alle impurità presenti nel vetro con il quale erano prodotte, ed era quindi una problematica superabile. L’azienda americana Corning Glass accolse la sfida dello studioso e nel 1970 produsse la prima fibra ottica fatta di un vetro estremamente puro in grado di trasportare l’energia luminosa su lunghe distanze e con una capacità di trasporto del segnale 65.000 volte superiore rispetto al rame. Le attività di ricerca sulla fibra ottica valsero a Kao l’attribuzione del Japan Prize, un riconoscimento internazionale del Giappone assegnato a chi, nel campo della tecnica e della scienza, si è messo al servizio della pace e della prosperità. Nel 2009, al termine della sua carriera, Charles Kao venne insignito del Premio Nobel per la Fisica.

Dal 1970 in poi la ricerca per sviluppare fibre ottiche sempre più potenti e raffinate non si è mai fermata. Il 1988 è l’anno in cui fu posato il primo cavo transatlantico che impiegava la tecnologia della fibra ottica. Mentre nel 1991, grazie agli studi nel campo dei led a cristalli fotonici, iniziarono a svilupparsi le prime fibre a cristalli fotonici che vennero però commercializzate solo a partire dal 1996.

Attualmente, la fibra ottica è utilizzata in svariati campi, dalle comunicazioni, alle applicazioni mediche, all’architettura civile e navale, con risultati sempre più innovativi ed efficaci circa la sicurezza e la funzionalità dei dispositivi.